La marcatura urinaria del cane, proviamo a capirne il significato

I cani attraverso l’urina veicolano numerosi messaggi chimici. La comunicazione chimica (olfattiva) è il canale preferito dai canidi per interagire con i conspecifici. Il cane non si limita a raccogliere informazioni attraverso gli odori ma li usa per comunicare. I segnali olfattivi, infatti, durano nel tempo, possono essere percepiti anche a distanza e non richiedono la presenza di chi li emette. Attraverso le urine si depositano i feromoni, molecole chimiche volatili che sono percepite attraverso l’Organo Vomero Nasale (assente nell’uomo), situato sul pavimento delle cavità nasali.

Queste molecole sono responsabili dell’innescamento di alcuni comportamenti come quello sessuale, di attaccamento, o di allarme. L’Organo Vomero Nasale è costituito da un canale pari che sbocca nel canale incisivo, l’aria viene aspirata con la bocca e veicolata all’interno dell’Organo Vomero Nasale attraverso suddetti canali. I feromoni agiscono da modulatori del comportamento e dello stato emozionale. Per rilevare la presenza di feromoni nell’urina, alcuni mammiferi toccano il liquido con la lingua e poi arricciano il labbro superiore, emettendo un caratteristico segnale: il flemhen.

I maschi investono più tempo per lasciare le marcature odorose rispetto alle femmine (Brashares & Arcese 1999b; Gosling & Roberts 2001; Hurst 1990a; Jordan 2007). Spesso si pensa che un cane che marca molto sia un cane dominante e che stia veicolando un messaggio di territorialità del tipo: “Ragazzi occhio che questo è tutto mio!!”. Numerosi studi dimostrano che la deposizione di urina, sia nei maschi che nelle femmine, veicola numerosi messaggi in relazione al contesto.
Vediamone qualcuno:

Migliorare l’orientamento
Presentarsi
Stabilire la fiducia o la familiarità con l ‘ambiente circostante
Comunicare specie, gruppo, affiliazione, il sesso, e l’identità individuale
Trasmettere informazioni sullo stato riproduttivo
Formare gruppi e mantenere la coesione tra gli animali
Territorialità (D. Berthoud; 2010).

La letteratura scientifica ci dimostra che è errato, dunque, pensare che un cane che depone le urine in passeggiata stia unicamente marcando il territorio per ribadire il suo status sociale. Al contrario, potrebbe utilizzare tale substrato per facilitare l’incontro con gli altri cani, o per creare coesione sociale. Quindi, è errato definire dominante un cane che, arrivato al parco, marca ripetutamente gli alberi.

In realtà questo cane potrebbe aver bisogno di sentire il suo odore nell’ambiente circostante perché timido e necessita di un aiuto chimico. Altro che dominante! La comunicazione dei cani è oggetto di studio da più di 20 anni, tanto è affascinante e complessa.

Non banalizziamola riducendola a dominanza e sottomissione perché, si sa, sono concetti oltrepassati. La dominanza nel cane esiste, ma è un concetto assai diverso da quello che molti di noi pensano.

Dott.ssa Cristiana Matteocci, medico veterinario comportamentalista

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