ENPA: “Comune senza botti è possibile”
“Pochi giorni al Capodanno e comincia già l’emergenza botti, per umani ed animali. E la si continua chiamare “tradizione”.
“E’ in realtà è una pratica violenta, pericolosa e spesso collegata ad illegalità” ricorda Marco Bravi, Presidente Consiglio Nazionale ENPA e Responsabile Comunicazione e Sviluppo iniziative “anche fra gli umani genera sofferenze, ferimenti, lutti ad un livello preoccupante.
Negli animali lo scoppio dei fuochi artificiali, specie in piena notte, causa danni inimmaginabili. Negli uccelli un botto causa uno spavento tale che li induce a fuggire dai dormitori, volando al buio anche per chilometri, andando a morire sfracellati addosso a qualche muro, albero o cavi elettrici; quelli che riescono ad atterrare o a posarsi in qualche albero spesso muoiono assiderati a causa delle rigide temperature invernali ed alla mancanza di un riparo.
Nei gatti e nei cani un botto crea forte stress e spavento tali da indurli a fuggire dai propri giardini e recinti, per scappare dal rumore a loro insopportabile, finendo spesso vittime del traffico con il risultato di gravi danni per loro e pericolo per la circolazione; ciò è dovuto in particolare alla loro soglia uditiva infinitamente più sviluppata e sensibile di quella umana.
L’uomo ha un udito con una percezione compresa tra le frequenze denominate infrasuoni, intorno ai 15 hertz, e quelle denominate ultrasuoni, sopra i 15.000 hertz. Cani e gatti, invece, dimostrano facoltà uditive di gran lunga superiori: il cane fino a circa 60.000 hertz mentre il gatto fino a 70.000 hertz. Negli animali degli allevamenti come mucche, cavalli e conigli, le conseguenze delle esplosioni possono provocare nelle femmine gravide addirittura l’aborto da spavento”.
L’invito è diffondere tramite i social la nostra campagna affinchè le Amministrazioni rispondano a questa crescente sensibilità, come il Comune di Ruvo di Puglia che, rompendo le tradizioni, ha emesso un’ammirevole ordinanza anti-botti. Guarda il video su https://youtu.be/uVtidP9iKgc ”
ENPA