Il 25 maggio è la Giornata Mondiale della Lontra

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La lontra euroasiatica (Lutra lutra) è ancora oggi una delle specie più rare del nostro Paese e oggi si celebra la sua Giornata Mondiale. Dopo aver rischiato, nel secolo scorso, l’estinzione in Italia, da qualche anno la lontra è in lenta ma costante ripresa. Grazie anche alle politiche nazionali ed europee di conservazione, di cui il WWF è stato protagonista, si è assistito alla riunificazione dei due nuclei meridionali – gli unici vitali del Paese – alla ripresa in alcune regioni confinanti e al timido ritorno nell’area alpina legato all’espansione della specie da Austria e Slovenia.

Nonostante questo, la popolazione italiana di lontra è ancora oggi tra le più minacciate e isolate d’Europa, essendo ancora assente in gran parte del suo areale storico, soprattutto nelle regioni centrali e settentrionali della penisola. In Italia si stimano tra gli 800 e i 1000 individui di lontra, ancora al di sotto del limite vitale minimo.

Il WWF in Italia è stato il primo a dare l’allarme sullo stato della lontra negli ’80, dando vita al Gruppo Lontra Italia e coordinando il primo e unico monitoraggio nazionale dalla primavera del 1984 all’autunno del 1985, in cui emerse che solo il 6% dei 1300 siti monitorati erano effettivamente occupati dalla specie.

Tra le azioni principali a salvaguardia della lontra, c’è stata la creazione di una rete di Oasi fondamentali per la conservazione della specie, come l’Oasi di Serre-Persano, Grotte del Bussento e Lago di Conza in Campania, Pantano di Pignola e Policoro in Basilicata, Cascate del Verde in Abruzzo, e il sostegno alla realizzazione di importanti aree protette come il parco nazionale del Cilento-Vallo di Diano e Monti Alburni.

Anche grazie a queste Oasi, oggi la lontra sopravvive nell’Italia meridionale e solo negli ultimi anni ha dato segni di espansione, sia in aree confinanti del centro Italia sia con arrivi naturali nelle regioni alpine.

WWF

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