Ricordate Yumi e la sua triste storia? (LEGGI)
La location del maltrattamento che tempo fa la vide purtroppo protagonista è Rieti, una bella zona con abitazioni gradevoli e tutte con giardino.
E in una di queste case c’era la piccola e stupenda Yumi (nella foto il gatto a sinistra) bianca socievole, simpatica, giocosa e come spesso accade ai gatti bianchi completamente sorda. La sua proprietaria, che la ama tantissimo, da sempre cerca di tenerla in casa per non metterla in pericolo facendola andare in giro, immaginatevi i rischi che correrebbe se si dovesse solo avvicinare alla strada. Però la piccola Yumi a volte sgattaiola via ed esce.

E in una delle sue passeggiate tempo fa provò ad affacciarsi nel giardino dei vicini e questa scelta, rivelatasi poi per lei la peggiore di tutte quelle che avrebbe potuto fare, l’ha portò a subire gravi danni alle zampe posteriori.
Questo perchè i vicini di casa non apprezzandone la presenza la scacciarono via, ma la piccola essendo sorda non sentì le loro urla, così per farle capire bene che se ne doveva andare dal prato le diedero una bella bastonata a sorpresa.

Con Yumi ora si è venuto a sapere che c’era anche Asia (nella foto il gatto a destra).
Il nome inganna, ma Asia era un bel maschiotto, tenerissimo e delicato.
Quando Yumi era in convalescenza lui le stava sdraiato vicino per darle supporto. Non si allontanava mai dal condominio, al massimo se ne stava due case più in là. Gatto educato, silenzioso, mai invadente.

Ebbene….. ora Asia non c’è più. Malgrado una corsa disperata dal veterinario le volontarie non sono riuscite a fare nulla, Asia è morto avvelenato.
Probabilmente parliamo sempre della “bella gente” che ha bastonato Yumi. Chissà. Mai nessuno potrà saperlo.

La cosa certa è che dietro a queste belle facciate ordinate, a questi bei giardini curati, troppo spesso si nascondono persone che si dovrebbero davvero vergognare. La loro cattiveria ha fatto un’altra vittima!
Asia non c’è più, morto contorcendosi per gli spasmi causati dal veleno e nessuno tra un pò di tempo parlerà più di lui, cadrà nel dimenticatoio figlio dell’indifferenza.