Lui è Baffo, purtroppo non può raccontarci cosa gli è accaduto prima di incontrarlo, ma Ilaria ci racconto cosa è successo dopo.

“Sicuramente ha sofferto molto e ha camminato tanto, fino ad arrivare a Castel di Tora dove è stato accolto e soccorso. La Riserva Naturale Monte Navegna e Monte Cervia ha provveduto al riconoscimento tramite microchip – commenta Ilaria – ma davanti a un cane che scodinzola nel vedere chi dopo dieci minuti rinuncia alla proprietà per motivi che mi fanno male anche solo a ripetere, vedo sempre più umanità in un essere a quattro zampe. Poi, grazie ai tanti aiuti, mi torna il sorriso e la speranza verso l’uomo, ed è qui che entra in gioco una donna dal cuore grande, che sotto alle tante richieste d’aiuto dice: ‘Lo prendo io e penso alle sue cure’. Baffo zoppica ed è denutrito, ha bisogno di cure e affetto, Mariana trasmette sicurezza già da dietro a un telefono. Baffo è in macchina, ogni tanto mi guarda e poi si addormenta, sembra aver capito che ormai è al sicuro, sa che può fidarsi. Arriviamo e troviamo altri pelosetti ed io una amica. Prendo un caffè e saluto con gli occhi lucidi. Lascio lì un altro pezzettino di cuore per un’anima dolce come Baffo che adesso può godersi una famiglia e tranquillità”.

Buona vita Baffo, grazie Ilaria e grazie Mariana.