L’importanza del microchip per i nostri cani. Basta inutili paure

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C’è la cattiva abitudine, tra la popolazione amante degli animali, a non microchippare il proprio cane per tante paure che in realtà non esistono e che di conseguenza bloccano l’importantissimo utilizzo del chip che scongiura tanti smarrimenti o abbandoni.

Una delle tante paure è il possibile dolore avvertito dall’animale.
Già qui è necessario fare chiarezza, innanzitutto il microchip (già lo dice il nome) è minuscolo, il suo diametro è solamente di 2 millimetri,  realizzato oltretutto con materiale compatibile con il tessuto cutaneo del cane.

Il microchip viene iniettato sottocute con una piccola siringa che non provoca alcun dolore in quanto l’ago è ricurvo.
La zona predisposta per l’inserimento del microchip, che una volta inserito non si sposterà mai più, è quella tra orecchie e collo.
L’inserimento del chip è un obbligo di legge.

Ogni cane ha il suo microchip con il proprio codice unico in tutto il mondo, comprensivo di luogo di inserimento dello stesso e delle ultime 6 cifre del codice di appartenenza dell’animale, il tutto leggibile solamente attraverso un innocuo lettore che hanno i medici veterinari.

Il codice identificativo del cane è legato ai dati del proprietario che così sarà meno propenso ad abbandonare il proprio “fido” ed eventualmente molto più soggetto a ritrovamento e quindi più facilmente punibile per l’abbandono.

Uno dei vantaggi del microchip è che non provoca rigetto nè allergie nell’animale nè dolore, ma all’opposto risolve tantissimi problemi legati a smarrimenti e abbandoni, come detto sopra, garantendo un veloce ed efficace ritrovamento del nostro Amico a 4 zampe.
Negli smarrimenti il tempo è fondamentale per salvare la vita del nostro cane. Lo stesso in poche ore può percorrere tantissimi chilometri allontanandosi notevolmente dall’iniziale luogo di partenza.

Il microchip essendo indolore può e deve essere inserito a tutti i cani con una modestissima cifra, dai più piccoli (esempio Chihuahua) ai più grandi (come ad esempio il Labrador) e di qualsiasi età (dai 2 mesi ai 14 anni).

Non abbiate paura nell’utilizzare questo metodo di controllo e sicurezza, usando il microchip farete del bene al vostro cane!

Basta smarrimenti, abbandoni, sofferenze per Amici a 4 zampe non ritrovati, è ora di cambiare registro e aggiornare le nostre conoscenze in materia, evolvendoci insieme alla medicina e alla scienza, garantendo sicurezza al nostro cane.

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