L’Aquila, un cervo e un capriolo uccisi e scuoiati. Tre denunciati

“Tutte le leggi e le concessioni a loro favore non bastano ai cacciatori, che sempre più spesso si danno al bracconaggio ai danni di animali protetti. Rosati: <<Uno “sport” da uomini delle caverne che oggi non ha più senso di esistere. LNDC si costituisce parte civile. >>
Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Sulmona (AQ) hanno denunciato tre bracconieri per uccisione di fauna selvatica protetta. I tre sono stati infatti colti sul fatto mentre si apprestavano a macellare un capriolo e un cervo che avevano appena ucciso e scuoiato. I militari hanno sequestrato gli animali nonché il fucile utilizzato nel caso specifico e anche tutte le altre armi detenute legalmente, in attesa di disposizioni dalle autorità sulla sospensione o revoca delle licenze.
<<Alle porte del 2018 c’è ancora chi continua a portare avanti una ‘tradizione’ che forse poteva essere accettabile nella preistoria, quando l’uomo era ancora un animale tra gli altri animali – commenta Piera Rosati Presidente LNDC – oggi la caccia, pur rimanendo un’attività aberrante e contro la quale continueremo a combattere fino alla sua abolizione, è regolamentata da leggi che prevedono periodi dedicati e animali protetti. Ma le stesse leggi ammettono deroghe e concessioni speciali ai cacciatori.>>
<<Ma evidentemente tali concessioni non bastano a questi uomini delle caverne del terzo millennio – continua Rosati – che si spingono oltre e sfogano le proprie frustrazioni e la propria sete di sangue uccidendo anche animali protetti e preziosi per l’ambiente. Gli episodi di bracconaggio in Italia sono numerosissimi e riguardano diverse specie che dovrebbero essere protette ma che appare evidente non lo sono abbastanza.>>
<<Addirittura – conclude Rosati – in molti casi i cacciatori, che paradossalmente si dichiarano anche amanti degli animali e della natura, approfittano dei momenti di debolezza e particolare vulnerabilità della fauna selvatica per avere un vantaggio e fare strage, come sta accadendo in questo periodo nel Piemonte già martoriato dagli incendi.>>
LNDC si costituirà parte civile nel procedimento penale a carico dei tre bracconieri denunciati nell’aquilano per seguire da vicino la questione e accertarsi che non ci siano sconti o attenuanti.”
Lega Nazionale per la Difesa del Cane
Foto: legadelcane.org