La vita emozionale del cane

Gli animali provano emozioni. Le emozioni rappresentano la capacità di interpretare in modo immediato ciò che il cane sta vivendo, disponendo il soggetto nelle condizioni migliori per affrontare quella particolare situazione.

Vengono definite come risposte a stimoli esterni ed interni che caratterizzano il profilo di un soggetto. Queste possono essere classificate in positive e negative.
Le prime daranno origine a caratteri aperti e fiduciosi, le seconde a caratteri chiusi e diffidenti.

Il proprietario di un cane dovrebbe garantire la prevalenza delle emozioni positive in un cane, tali da garantire un soggetto integrato nel mondo umano, felice di farne parte. Ogni volta che un cane vive un’esperienza questa viene marcata da un’emozione.
Se l’emozione è positiva il soggetto ricercherà quello stimolo, se al contrario è negativa ne fuggirà.

Un esempio esplicativo può essere l’uso del trasportino: se al cane viene proposto l’oggetto con gradualità, mettendo per esempio dei prelibati bocconcini all’ interno, il cane assocerà positivamente la vista del nuovo oggetto e sarà felice quando questo comparirà, al contrario se il cane viene forzato ad entrare nel trasportino, perché si ritiene che prima o poi si abituerà (facendo quello che in etologia viene definito flooding: immersione), l’oggetto diventerà carico di emozioni negative e il cane alla sua vista scapperà a gambe levate!

Le emozioni positive predispongono il cane all’apprendimento, lo rendono aperto e proattivo, ecco perché durante le sessioni di training utilizzo premi ed evito punizioni.
Un ricercatore di fama mondiale, Marc Beckhoff, sostiene che “ci sono molte ragioni per credere che molti animali sentono tante emozioni quante l’uomo non può sentirne”.

Generalmente, le emozioni si classificano in primarie e secondarie. Le prime sono: paura, rabbia, sorpresa, tristezza, disgusto e gioia. Tra le emozioni secondarie rientra l’empatia, capacità di condividere le sensazioni e le emozioni degli altri, ed è essenziale per avere interazioni sociali efficaci e quindi per cooperare con gli altri per raggiungere un obiettivo condiviso.

La prevalenza di certe emozioni determina, secondo il Prof. Marchesini, il carattere del soggetto. Distingueremo allora dei profili caratteriali:
· diffidente (chiuso, sicuro, distante, ombroso)
• timido (insicuro, preoccupato, centripetato)
• reattivo (curioso, attento, proattivo, irritabile, eccitabile)
• aperto (curioso, sicuro, prosociale, festoso)

Spero che dopo questa lettura riuscirete a vedere con occhi diversi il vostro amico a 4 zampe e a decifrare il suo stato d’animo!

Articolo di: dott.ssa Cristiana Matteocci, medico veterinario comportamentalista

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