L’8 marzo di 81 anni fa moriva Hachiko, cane simbolo di fedeltà

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L’8 marzo di 81 anni fa moriva Hachiko, cane simbolo di fedeltà.
Acquistato da un professore giapponese Hidesaburo Ueno, dell’Università Imperiale di Tokyo, Hachiko razza Akita ha avuto con il proprio padrone un rapporto di simbiosi a tal punto da passare gli ultimi 10 anni della sua vita ad aspettarlo alla stazione di Shibuya, senza mai più rivederlo.

Durante una lezione il professore Ueno, colpito da un malore, se ne andò e il suo fedele Amico a 4 zampe non si diede pace.
Hachiko aveva solo 5 anni, ma tutti i giorni alle 17 si recava alla stazione per aspettare il suo padrone, ci andava incurante della pioggia, del freddo, del caldo torrido, della neve, diventando nel tempo un cane amato da tutta la comunità. Veniva abbracciato, salutato, gli venivano portati cibo e acqua, tutti sostenevano il suo amore incondizionato per quel padrone che non c’era più.

Dopo la morte di Ueno la loro simbiosi durò per altri 10 anni, fino a quando Hachiko, colpito da filariosi causata da un parassita a ciclo vitale indiretto, morì a 15 anni.
Venne per la triste notizia dichiarato il lutto cittadino.

Un cane che avvertì, la mattina della scomparsa del professore, che qualcosa non andava. Quel voler giocare con lui a tutti i costi, quando invece di solito preferiva starsene nella cuccia, voleva dire qualcosa.

Ogni anno per la ricorrenza della morte di Hachiko nella cittadina di Shibuya c’è una cerimonia in suo onore. Un cane che fin dalla nascita, 1923 a Odate, era stato considerato di buon auspicio essendo il numero 8 della cucciolata. Lo scorso anno, per gli 80 anni dalla sua scomparsa, l’Università di Tokyo ha voluto ricordare Hachiko con una terza statua, questa volta raffigurante anche il suo padrone Hidesaburo Ueno.

Una storia portata sugli schermi dal film “Hachiko” e che ha insegnato a molti cosa vuol dire essere fedeli.
Morire sotto la neve alla stazione di Shibuya riparato solamente da un vagone non è da tutti!

Se anche gli esseri umani avessero un amore e una fedeltà così spiccata uomini e donne non si lascerebbero più, non esisterebbero tradimenti, liti, divorzi, separazioni e quant’altro attanaglia la nostra società.

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