Il Governo vuole abolire il Corpo Forestale. Chi tutelerà gli animali e la flora?
E’ voce di questi giorni la volontà del Governo di abolire il Corpo Forestale dello Stato, dimenticando tutto il lavoro fatto in 192 anni di storia e tutto quello che c’è da fare e che purtroppo ci sarà da fare, sia sul fronte della tutela ambientale sia sul fronte della tutela faunistica: lupi, orsi, volatili, animali esotici, animali d’acqua… chi li tutelerà?
Già si vogliono declassare le pene per chi caccia specie protette dalla legge ora si vuole del tutto abolire un Corpo che ogni giorno esegue controlli e tutela il territorio da incendi, inquinamento e caccia irregolare.
Il Corpo Forestale gestisce 130 Riserve Naturali collegate in una rete che si estende per 130 mila ettari e gestisce gran parte della biodiversità italiana, ossia il 30% di specie animali e circa il 50% di specie vegetali presenti in tutto il continente Europeo.
Riassorbire le forze della Forestale in altri corpi significherebbe depotenziare i controlli e gli interventi, significherebbe mandare in affanno tutto il nostro polmone verde e tutta la nostra fauna selvatica ogni giorno a rischio, che invece di essere dimenticata dovrebbe essere tutelata ancora di più.
Senza dimenticare i continui dissesti idrogeologici e le alluvioni che interessano purtroppo il nostro Paese.
Il Corpo della Forestalo dello Stato conta 8.000 uomini più i 1.340 a tempo determinato dislocati sull’intero Stivale, personale non in eccesso, al netto del caso della Regione Sicilia con 10.000 assunti, e che quindi non deve essere fonte di deturpamento oppure di prelievo fondi.
Costanti anche i controlli negli aeroporti italiani per la tutela degli animali esotici (ad esempio camaleonti, gechi, ecc.) oppure nei laghi italiani, in una fitta rete che non può essere gettata nel dimenticatoio.
Molte le voci discordanti su questa proposta e speriamo che quest’ultime vengano ascoltate in tempo!