Il dolcissimo Iari è stato ucciso avvelenato a Montisola. Le lacrime e l’impotenza di una famiglia

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Ci scrive Clarissa, una mamma che lo scorso maggio aveva adottato e regalato al proprio bambino un fratellino con la coda affinchè i due crescessero insieme diventando l’uno la spalla dell’altro, per insegnare al proprio figlio uno dei veri e più importanti valori della vita: rispettare gli animali.

Invece c’è stato qualcuno che ha deciso di uccidere Iari con spaghetti avvelenati, per essere sicuro che il cagnolino morisse ha imbottito la pasta con più di tre diversi tipi di pesticidi che hanno portato via il dolcissimo e bellissimo Iari in soli tre giorni.

IARI E’ STATO UCCISO DA ESSERI IMMONDI.

Le lacrime non hanno fine così come la rabbia per un cucciolo strappato via dalle mani di un bambino, Riccardo, che ora non potrà più vivere il sogno di crescere insieme al suo più grande e fedele amico.
Lo cerca, ma non lo trova e la mamma e il papà non sanno come spiegargli cosa sia successo.

Il paese dove Iari è stato avvelenato è Montisola frazione di Contigliano.

Clarissa vorrebbe che noi tutti condividessimo il più possibile la storia del suo Amico a 4 zampe perchè lui e i tanti, troppi cani già morti non siano solamente una storia, ma rimangano impressi nella mente di tutti noi affinchè altre tragedie come questa non accadano più.

#noisiamoconiari

Riportiamo le parole di Clarissa: “Questo é Iari, il cane di mio figlio Riccardo. Ho intenzione di diffondere la sua storia, perché troppo spesso realtà come queste vengono taciute per omertà o per chissà quale altro motivo. Venerdì mattina l’ho trovato nella sua cuccia che non riusciva neppure a tenersi in piedi. Vi risparmio la descrizione del mio cane prima dell’avvelenamento.
Iari dopo 72 ore di agonia stamattina intorno alle 7 si è spento, da solo al buio di una cella. Senza nessuno che potesse dargli un abbraccio e purtroppo senza che lui se ne rendesse conto. Dentro i spaghetti che gli sono stati somministrati sono stati trovati più di 3 tipi di pesticidi.
E siamo in possesso anche dei bocconi avvelenati, rivenduti nella sua cuccia.Vi prego, cerchiamo di ridargli un minimo di dignità, condividiamo questo post ovunque. Diamo un senso a questa morte altrimenti rimarrà soltanto un altro cane morto per niente.
Grazie. Clarissa, Riccardo e Alessandro.”

Riposa in pace Iari, sorveglia dall’alto il tuo fratello, amico, padrone, cuore, respiro Riccardo e lui ti penserà sempre per ogni stella che brillerà in cielo.

Un abbraccio a mamma Clarissa e papà Alessandro ma soprattutto un abbraccio al piccolo Riccardo che siamo sicuri non dimenticherà mai il grande amore e gli insegnamenti che ha ricevuto dal suo Iari.

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