I ragazzi del Convitto Alberghiero di Rieti tra fauna e flora alla Riserva Naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile – LE FOTO

Un’esperienza intensa e coinvolgente ha portato i ragazzi del Convitto a vivere un pomeriggio speciale all’interno della Riserva Naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile, un vero scrigno di biodiversità nel cuore della Piana Reatina. Accompagnati dal sole autunnale e dall’entusiasmo della guida Anna, i giovani partecipanti si sono immersi in un ambiente suggestivo, tra specchi d’acqua, canneti e sentieri avvolti dal silenzio della natura. La presenza attenta e appassionata di Anna ha fatto la differenza: attraverso domande, osservazioni sul campo e momenti di dialogo aperto, ha saputo stimolare l’interesse dei ragazzi per flora, fauna e dinamiche ambientali, rendendo ogni tappa della passeggiata un momento di apprendimento attivo.
Un luogo che parla al presente… e al passato
Tra le tappe più affascinanti dell’escursione, la visita alla Sorgente di Santa Susanna, nel comune di Rivodutri, ha rappresentato un momento di particolare suggestione. Si tratta di una sorgente di acque limpide, circondato da una rigogliosa area verde attrezzata, dove svettano salici piangenti che si specchiano nella trasparenza della sorgente. Questo luogo, oggi oasi di tranquillità e bellezza naturale, ha in realtà una storia antichissima. Durante alcuni scavi archeologici sono stati rinvenuti reperti risalenti al XII secolo a.C., tra cui frammenti ceramici e tronchi di legno fossilizzati: testimonianze di un antico villaggio palafitticolo dell’Età del Bronzo, che confermano l’importanza storica e culturale dell’area fin dalla preistoria.
Natura, relazioni e crescita personale
La giornata, oltre a offrire stimoli naturalistici e culturali, ha rappresentato anche un momento prezioso per rafforzare i legami di gruppo. Lontani dalla routine quotidiana del convitto, i ragazzi hanno condiviso emozioni, scoperte e momenti di leggerezza, aiutandosi tra loro lungo il percorso, ridendo, osservando, sorprendendosi insieme. Il pomeriggio si è concluso con il rientro al Convitto, portando con sé non solo nuove conoscenze, ma anche la consapevolezza che la natura è uno spazio in cui crescere, imparare e connettersi con l’ambiente e con gli altri.