C’è stata anche un’affidamento per lui, però purtroppo andato male. Le volontarie della Sabina sottolinearono più volte le varie problematiche di Tommy, ma chi lo voleva prendere disse che non ci sarebbero stati problemi.

Invece, dopo qualche settimana, le volontarie lo dovettero riprendere riportandolo in pensione. Un altro schiaffo all’animo di questo dolce e bel cagnolino.
Era sempre spaventato, qualsiasi persona gli si avvicinava provocava in lui un tremore  e poi la fuga.
Alla fine le stesse volontarie trovarono per lui un’ addestratrice che riuscì nell’impossibile e in concomitanza trovarono una nuova famiglia per Tommy. Per vari mesi i due, lavorando assieme a Tommy, sono riusciti oggi ad instaurare un rapporto, a farlo uscire senza il terrore di una fuga, a portarlo a passeggio, a farsi accarezzare.

Dopo tanta fatica finalmente Tommy, oramai Pan, è finalmente giunto a casa del suo padrone.
Tutto questo grazie alla professionalità dell’addestratrice Adelita e alla caparbietà del suo nuovo papà nel volerlo adottare a tutti i costi regalandogli la felicità e il sapore di una famiglia.

Una storia con il lieto fine, un grande amore nato piano piano, ma che come una casa costruita bene ha le fondamenta forti e resistenti anche per resistere contro uno tzunami.

Buona vita Pan!