Intervenuto negli studi di Radiomondo in occasione della trasmissione “Giovani Giornalisti”, con gli studenti della II B dell’Istituto comprensivo G.Pascoli di Rieti, l’assessore all’Ambiente del Comune di Rieti Carlo Ubertini ha parlato di animali, focalizzando l’attenzione anche sui cani e soprattutto sul canile.
Il discorso sugli animali, sui cani, è importantissimo – ha affermato l’assessore Carlo Ubertini – e investe soprattutto la questione del randagismo. La civiltà passa per l’espansione dei diritti, una tematica moderna investe il discorso dei diritti degli animali.
Il Comune di Rieti garantisce un canile sanitario, ma non un canile rifugio e paga ogni giorno 3 euro al canile di Capena per ospitare i cani in attesa di un’adozione.
Il Comune ha predisposto dei lavori al canile sanitario del Foro Boario per metterlo a norma perchè in effetti il diritto dell’animale e del cane presuppone anche una condizione di vivibilità nel proprio ambiente – ha dichiarato l’assessore Ubertini.
Il punto centrale in questa logica però è l’adozione, cioè accelerare, fare in modo che la sensibilità cresca perchè le domande di adozione aumentino.
Questo è un problema etico, ma anche economico, perchè più vengono adottati cani meno il Comune esborsa le proprie risorse per mantenerli.
Poi un accenno anche per quanto riguarda il progetto del Cimitero per gli animali a Rieti con l’approvazione dello stesso da parte dell’intero Consiglio Comunale, all’unanimità, ma il problema ad oggi è la non disponibilità di un terreno.
L’assessore Ubertini ha fatto sapere che oltre al cimitero per gli animali il progetto prevede anche la possibilità, sullo stesso terreno, di dare vita ad un canile sanitario ad un canile rifugio e a spazi di agility dog.
Dal 2004 al 2011 (data di chiusura definitiva) QUATTRO volontari hanno adottato personalmente o fatto adottare centinaia di cani rinchiusi nel tristemente noto “canile di Rieti” arrivando a SVUOTARLO completamente.
Dal 2011 gli stessi volontari ( e rispettive Associazioni) hanno proposto collaborazione e lavori di adeguamento del canile sanitario: IGNORATI.
Nel 2013 le Associazioni REALMENTE operative sul territorio hanno proposto un protocollo d’intesa al Comune per continuare nel loro operato di adozione dei randagi accalappiati, e reiterato le proposte di collaborazione fattiva e operativa ANCHE relativamente al canile sanitario: IGNORATE.
Nel febbraio 2014 un’Associazione ha “osato” presentare una richiesta di accesso agli atti sulla legittimità del canile sanitario e della convenzione in essere con il canile privato convenzionato, e sulle statistiche di cani accalappiati, deceduti nel canile sanitario/rifugio, adottati: IGNORATA.
Nel settembre 2014 l’Associazione sollecita l’accesso agli atti con diffida: IGNORATA.
Ora spuntano lavori al canile sanitario che “improvvisamente” pare non essere a norma, e bandi pubblici per la gestione dei cani randagi accalappiati… mentre al canile sanitario è tornata la gastroenterite a mietere vittime… ma dicono sia “fisiologico”…
Associazioni operative ormai da 11 anni sul territorio? IGNORATE.
Strane coincidenze…