Nonna Betty, il legame di sangue uomo-cane fiorito in un’adozione

Il percorso di nonna Betty e dei volontari di Pasqualina è stato lungo, forse impervio per alcuni no ricevuti, per occasioni mancate, per le lacrime scese come stelle cadenti nel cielo dell’amore. Amore per una cagnolina anziana alla quale si voleva regalare il dono più grande: una famiglia.

Il percorso è stato lungo, ma l’obiettivo da raggiungere non lo ha reso faticoso, anzi, perché la voglia di trovarle una casa tutta sua ha mascherato l’ansia e la fatica del continuo duro lavoro dei volontari, tra post, colloqui e condivisioni. Hanno cercato tanto per scovare ed hanno trovato.

Betty ha finalmente adozione, e l’ha trovata a poca distanza dal Rifugio di Pasqualina dove da tempo risiedeva assieme ad altri pelosetti.

Se ci pensiamo, tutto sommato, è una breve distanza Poggio Mirteto-Nazzano, 15 chilometri, che visti con gli occhi dell’agoniato sogno, beh, sembrano ancora di meno, solo 15 metri! E questo deve per farci capire che la felicità può stare anche dietro l’angolo.

La storia di nonna Betty, che ha riempito di lacrime gli occhi delle sue mamme e dei suoi papà volontari, ci dice di non mollare mai, di aiutare gli animali in difficoltà, di non abbandonarli,  perché sono l’altra metà del nostro cuore.

Betty corre già spensierata in un grande giardino, amata e coccolata. Adottata.

Il suo cielo e quello dei volontari di Pasqualina ora è divenuto piu leggero. E sorride di felicità! Buona vita nonna sprint.

Betty, da casa a casa.

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