Addio a Sasso. La commovente lettera delle volontarie di Gubbio

“Abbiamo avuto l’onore di prenderci cura di te prima dell’arrivo della tua splendida famiglia, anni di canile, di privazione, di amore elemosinato, sei stato un invisibile per anni. Noi non possiamo che salutarti con le parole di chi ti ha portato in salvo e ti ha amato fino al tuo ultimo respiro, rimarrai sempre nel nostro cuore Sasso. Ora corri felice con Tabata ed un abbraccio a te Serena con il cuore gonfio di tristezza, ma anche di gratitudine per tutto ciò che Sasso ha avuto grazie a te e tuo marito. Buon ponte Sassolino bello.
“Ci sono cani che non si notano, che stanno in disparte ad aspettare, a guardare. Tanto silenziosi e paurosi da risultare poco interessanti. Sasso era così. Nato chissà dove e vissuto chissà come, fino al giorno in cui è stato accalappiato ad un età, stimata, di un anno e mezzo. È finito nel canile di Gubbio, giovanissimo, e c’è rimasto per più di nove lunghi anni. Per un cane come lui, la timidezza si è trasformata in paura, la mancanza di socializzazione con il mondo esterno è diventata fobia. Lo vedo in un post e mi colpiscono il suo sguardo triste, la sua espressione rassegnata, la sua storia. Sasso entra a casa nostra il 31 gennaio 2021, diventa parte della nostra famiglia. Non è facile. Ha paura di tutto e di tutti. A 3 settimane dal suo arrivo, si spaventa per un rumore improvviso mentre lo stiamo facendo scendere dalla macchina, per una passeggiata in campagna, e scappa come solo un cane terrorizzato può fare di fronte ad un rumore sconosciuto. Rimane fuori 12 giorni, ma con impegno costante e l’aiuto di una meravigliosa volontaria, lo riportiamo a casa. Ricomincia la nostra vita insieme a lui, tra un intervento di detartasi, uno per rimuovere un forasacco dal naso e una dieta per i suoi cronici problemi intestinali. Sasso è quello che può definirsi già un cane anziano, ma nonostante i suoi problemi fa continui progressi, giorno dopo giorno. Diventa un’altro cane Sasso. Un cane che nessuno, a parte noi di famiglia, conosce veramente. Sasso con noi corre, gioca, ci chiama abbaiando, scodinzola, mi segue in ogni stanza. Ma concede questo privilegio solo a noi ed alcuni solo a me. Pochi giorni prima di andarsene, Sasso, a 4 anni e mezzo dal suo arrivo ha imparato a farsi mettere la pettorina da libero, in cortile. Per molti sembrano sciocchezze. Per noi sono stati grandi traguardi. Sasso, voglio solo dirti che noi ti abbiamo conosciuto per quello che eri ed eri un cane meraviglioso, un grande cane e noi non smetteremo mai di ricordarti e di amarti per questo. ”(SERENA).