Un’intera comunità ha detto addio a Marta. La farfalla volata in cielo

Categories: Attualità, Lazio

“Marta ha saputo capire le parole del Vangelo, capendo i sacramenti e capendo che amando Dio non avrebbe mai sofferto”.

“Marta non ha lasciato vuoti nelle persone. Chi ha avuto la fortuna di conoscerla è stato riempito della sua gioia di vivere”.

Queste alcune delle tante parole che hanno caratterizzato l’omelia funebre per Marta Volpi, la nostra amica volontaria prematuramente scomparsa a soli 40 anni. Parole che hanno raccontato verità, quelle di una giovane donna che ha sempre donato la sua gioia di vivere, la sua forza, la sua voglia di condividere.  Un animo gentile.

“Marta ha saputo amare Dio, e lo ha fatto amando gli animali tanto quanto le persone. Perché sia nei primi che nelle seconde, e nella natura, c’è l’impronta di Dio”.

E Marta sapeva camminare al fianco di quelle impronte, costruendo un ponte tra sè e le persone che avevano la sensibilità per leggere nella sua anima, come lei faceva ogni giorno soprattutto con i più indifesi, gli animali. Tanti ne ha salvati, tanti ne avrebbe salvati, e forse tanti ne salverà da Lassù. Centinaia di persone hanno partecipato alle sue esequie nella Chiesa Parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo a Cottanello (Lazio), un’intera comunità ancora attonita le ha tributato l’ultimo saluto. Un saluto fatto di affetto e delicatezza, ciò che Marta distribuiva ogni giorno. E tanti sono i messaggi di cordoglio arrivati nelle ultime ore. Tanti gli attestati di stima. Ora, che lei non è più tra noi, sarà nostro compito e dovere ricordarla, facendo vivere per sempre i suoi principi, il suo credo.

“Hai saputo imporre i tuoi principi e portarli avanti”.

Cara Marta, oggi la tua anima era in quel vento che ha soffiato per tutto il pomeriggio, forte ma non violento, accompagnato dal sole ritrovato dopo una settimana di cupe piogge. Eri in ogni persona presente dentro e fuori la chiesa, eri in quei vicoli dove sei cresciuta, eri e sei nei pensieri.

Ora vola in alto farfalla, libera dalle corde del dolore. Leggera tra le nuvole, tra di noi, tra i pensieri. Attorno al grande albero del Paradiso.

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