Con la Primavera ecco i ricci. Non è raro vederli anche in città

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Anche se le temperature ce l’avevano annunciata da tempo ecco ufficialmente la primavera!
Il mondo animale finora in letargo si sta svegliando pronto ad iniziare la sua vita, fatta di ricerca di cibo, procreazione ed esplorazioni del territorio.

Proprio durante queste esplorazioni spesso i ricci rimangono vittime di investimenti da parte di automobili o biciclette, ma fortunatamente non sempre abbiamo vittime, ci sono casi nei quali vengono solamente feriti. Sarà capitato a molte persone di imbattersi in un riccio spaesato oppure ferito.

In questi giorni il piccolo animale selvatico si sta svegliando dal letargo e sta cominciando la sua fervente attività di ricerca del cibo e a passeggio nelle zone che più ama. Non è raro trovare ricci anche in città.

Il riccio può superare il letargo solo raggiunti gli 800 grammi di peso, al di sotto è difficile che riesca a superare il periodo di riposo, rischia di morire a causa della poca energia nel corpo.

Nel caso in cui dovessimo aiutare un riccio in difficoltà è bene sapere alcune piccole regole da rispettare.

Prima di toccarlo cerchiamo di porci queste domande:
– Ha gli occhi aperti o chiusi?
– Quanto è grande, oltre 10 cm?

Facendo attenzione sia i piccoli che gli adulti possono essere temporaneamente ricoverati in scatole molto resistenti, ma, specie se molto piccoli, andrebbero consegnati subito ad un centro recupero fauna, comunicandolo al Corpo Forestale dello Stato.

Agli adulti e ai giovani un pò più grandi si può dare del cibo per gatti.
Per i piccini invece la questione si complica molto, non utilizzare mai latte vaccino, casomai utilizzare latte per cuccioli.
Per legge è previsto che si possa soccorrere e trattenere un riccio per brevi periodi, in caso di necessità.

Nel soccorrerli cerchiamo di toccarli il meno possibile in quanto i ricci a contatto con le nostre mani cambiano odore e la mamma potrebbe non riconoscerli più!

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