Gatti, cosa sono la FLUTD e la FUS? Parola alla veterinaria

Gatti, cosa sono la FLUTD e la FUS? Parola alla veterinaria.

Che cos’è?
Con gli acronimi FLUTD ( Feline Lower Urinary Tract Disease) FUS (Feline Urinary Syndrome) si vuole designare tutta una serie di affezioni, tipiche del gatto domestico, che coinvolgono le basse vie urinarie.
Questa sindrome concerne una varietà di problemi la cui etiopatogenisi spesso si sovrappone o è concomitante.

La FLUTD è molto frequente nei gatti adulti, in sovrappeso, alimentati con mangime secco e con maggior incidenza, nel caso di FLUTD ostruttive, nel gatto maschio.

Urolitiasi
Cistite
Uretrite
Cristalluria (principalmente triplofosfato o ossalato di calcio)
Parziale o totale ostruzione uretrale (FLUTD\FUS ostruttiva o FLUTD\FUS non ostruttiva)

Come riconoscerla?
“I gatti affetti da FLUTD, di solito, presentano difficoltà e dolore durante l’urinazione, aumento della frequenza di urinazione, sangue nell’urina o urinano fuori dalla lettiera e le vie urinarie possono anche ostruirsi completamente. Alcuni gatti manifestano solo variazioni di carattere, perdita dell’abitudine a urinare nella lettiera e/o aggressività.” (SIMeF_ società italiana medicina Felina)

Più spesso il proprietario riconosce nel proprio gatto uno stato doloroso, per cui cerca l’isolamento, si accovaccia e prova a tornare spesso alla lettiera per urinare, senza successo, assumendo una posizione molto più simile a quella usata per defecare.

Cosa fare?
La FLUTD\FUS è un’urgenza medico veterinaria.
Se il flusso urinario non viene ripristinato entro 24 ore, i gatti colpiti possono morire.
L’urina infatti viene comunque prodotta dai reni, aumentando la distensione della vescica fino alla possibile rottura della stessa.

(ATTENZIONE)
La rottura della vescica provoca inizialmente nell’animale un senso di liberazione dal dolore, tuttavia l’urina si riversa in addome, provocando una situazione clinica ancor più grave!)
Inoltre i prodotti del metabolismo azotato si accumulano nel sangue, provocando gravi alterazioni metaboliche e neurologiche:
vomito, abbattimento fino al coma e alla morte.

Come viene trattata?
Il vostro medico veterinario di fiducia eseguirà subito una visita completa, aiutandosi con la diagnostica per immagini (RX o Ecografia) e provvederà a ripristinare il flusso urinario, tramite cateterizzazione, in sedazione e analgesia, del vostro amico nel caso di FLUTD ostruttive ed a ridurre lo spasmo uretrale con una terapia farmacologica. Le urine raccolte durante la cateterizzazione saranno poi analizzate (chimico-fisico, sedimento urinario e urinocoltura), per poter valutare al meglio la causa scatenante, determinare il tipo di uroliti presenti e valutare l’eventuale flora batterica.

I riscontri più comuni sono rappresentati da: ematuria, cristalluria e pH alcalino. Altri esami consigliati sono certamente quelli del sangue, nei gatti colpiti da ostruzione uretrale, infatti, si possono rilevare iperkaliemia con compatibili alterazioni dell’elettrocardiogramma (aumento di potassio nel sangue), iperazotemia (aumento di azoto ureico nel sangue), ipercreatininemia (aumento di creatinina nel sangue) ed acidosi metabolica.

Il trattamento del FLUTD è palliativo. La sindrome può essere recidivante ed è importante conoscerla e riconoscerla.

Nei gatti maschi con recidive frequenti o impossibili da cateterizzare, viene consigliato il trattamento chirurgico: uretrostomia perineale. Un intervento chirurgico che comporta l’asportazione del corpo del pene e del primo tratto dell’uretra, che viene collegata mediante uno stoma perineale, direttamente con l’ambiente esterno.

Come prevenirla?
E’ dimostrato che mantenere un pH urinario acido aiuti nella prevenzione delle FLUTD sostenute da cristalli di struvite. Questo si può ottenere seguendo una dieta adeguata. E’ importante inoltre il controllo del peso; l’obesità sembra infatti essere un fattore predisponente per questa malattia.

La Cistite Idiopatica Felina (FIC)
Un’altra causa di FLUTD\FUS nel gatto è lo stress ed è essenziale ridurlo.
In questi casi infatti il nostro gatto riduce la produzione di un importantissimo fattore protettivo: GP-51 un glicosaminoglicano, che serve a proteggere l’epitelio vescicale e uretrale dallo sviluppo di patologie infiammatorie che, al loro volta provocheranno una stimolazione prolungata delle fibre nocicettive.

Fattori stressanti identificati includono cambiamenti repentini di dieta, di ambiente, sovraffollamento, poche lettiere a disposizione o disposte in luoghi inappropriati o l’arrivo in casa di nuovi animali o persone. Lo stress associato all’urinazione può essere particolarmente significativo. Ad esempio una posizione o un contenuto inadeguati della lettiera, competizione, comportamento aggressivo da parte di altri gatti quando il gatto sta cercando di usare la lettiera o quando urina fuori, ecc.

Può essere utile preparare un’area sicura e pulita in cui il gatto possa urinare, ridurre il sovraffollamento o gli episodi di aggressività tra gatti. In genere viene consigliato un numero di lettiere pari al numero dei gatti presenti in casa +1. Se il vostro veterinario di fiducia dovesse fare diagnosi di FIC, sarà utile associare alla dieta un integratore di glicosaminoglicani e rivolgersi ad un medico veterinario comportamentalista, per capire e risolvere il fattore stressante scatenante.

Ricordate
Se doveste riconoscere uno o più di questi segni, non aspettate, portate il vostro gatto dal medico veterinario!
Dott.ssa Chiara Boncompagni

Biografia
“Medico Veterinario libero professionista, con esperienze all’estero.
Ha rivolto particolare attenzione agli studi etologici riguardanti i mammiferi marini e le tartarughe marine.

Attualmente sta seguendo un percorso di formazione presso l’università degli studi di Parma: “Master di medicina comportamentale cognitivo zooantropologica”.

Collabora con diverse strutture, occupandosi principalmente di cane e gatto, nell’ambito della medicina d’urgenza, della terapia intensiva e della medicina interna.

Ha intrapreso un percorso come Medico Veterinario Esperto negli Interventi Assistiti con gli Animali (I.A.A) e coadiutore, seguendo corsi presso il Centro di Referenza Nazionale per gli IAA (CRN IAA) e  Operatore di Pet Therapy SIUA.

Collabora con le scuole e i servizi sociali della sua città, come responsabile e referente di progetti di zooantropologia didattica e laboratori didattici.

Socio fondatore del gruppo di metodologia didattica ANMVI
Assieme alla Dr.ssa Matteocci si impegna nella divulgazione scientifica, con all’attivo un convegno divulgativo e stage pratico-dimostrativi.”

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