Fobia da temporali

Cari amici degli animali, vi è mai capitato di osservare un cambiamento improvviso nello sguardo del vostro pelosetto poco prima di un temporale? Per alcuni di noi i cani e i gatti sembrano quasi telepatici. Ma come fanno a prevedere un temporale e a nascondersi prima che si scateni? Semplice! Avvertono le variazioni dell’energia elettrostatica dell’ambiente.

Vi sono animali che si nascondono sotto il letto, altri in braccio al proprietario, altri ancora vocalizzano e mostrano evidenti segni di ansia (tremore, salivazione, dilatazione delle pupille, agitazione). Tra i miei casi ricordo ancora quel cane che, durante un fortissimo temporale, si era gettato dentro un camino acceso! Possiamo rimediare a tutto ciò? Certo!

Anzitutto dobbiamo abituarli fin da piccoli a non avere paura dei rumori, introduciamo nell’ambiente quotidiano palloncini colorati che possono scoppiare, bottiglie di plastica vuote che possono mordere e distruggere facendo un bel chiasso, portiamoli fuori al parco e facciamogli fare più esperienze possibili. Questo arricchimento nel cane deve essere introdotto a partire dal periodo di transizione (dal 10′ giorno di vita) ovvero dal periodo in cui i cuccioli aprono gli occhi e c’è la completezza dell’apparato acustico.

Se all’udire un forte rumore il nostro animale mostra timore non rassicuriamolo, ma facciamo, invece, finta di niente. Quando si sarà tranquillizzato gli daremo di nuovo la nostra attenzione, proponendogli, per esempio, un nuovo gioco da fare insieme. Molto spesso i nostri amici a 4 zampe imparano ad avere timore che si trasforma negli anni in una vera e propria patologia chiamata fobia.

Capita, allora, che durante un temporale il nostro animale cominci a pigolare o si agiti. Questo scatena in noi preoccupazione, cominciamo a innervosirci ed emaniamo adrenalina; il cane a questo punto darà ancora più ragione al suo comportamento poiché il proprietario, e quindi il suo punto di riferimento, ha paura, ergo c’è motivo di avere paura e questo alimenterà un circolo vizioso che porterà al peggioramento della condizione emotiva.

Se il vostro cane o gatto mostra evidenti segni di ansia chiedete al vostro veterinario di fiducia di fornirvi il numero di un collega esperto in comportamento animale che vi potrà consigliare la terapia comportamentale più adeguata al vostro caso, ricordate che ogni caso è a sè stante e che la terapia è fatta su misura, quindi, diffidate di chi applica protocolli standardizzati!

Dott.ssa Cristiana Matteocci, medico veterinario comportamentalista

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